giovedì 9 giugno 2016

[Oltre il Don] Nel cuore del conflitto

Eugenio Sacco - Oltre il Don” Marlin Editore - Giugno '42 Sede Comando Delegazione C
Con il mese di giugno la narrazione contenuta nel Diario di guerra di Erminio Ferrari raggiunge momenti di grande intensità. Nel cuore dell’Ucraina l’esercito italiano è schiacciato fra gli spazi sconfinati lasciati alle spalle da mesi di avanzata sul fronte orientale e una linea di battaglia che si sta spostando via via oltre il Don. Dopo la seconda battaglia di Kharkov svoltasi nel maggio del 1942 nel corso della quale l’esercito nazista aveva riportato una pesante vittoria su quello sovietico era iniziata l’offensiva delle truppe dell’Asse nel quadro dell’Operazione Blu voluta da Hitler; dall’area del Donec, verso la fine del mese di giugno, iniziava a prendere le mosse la manovra che sarebbe poi sfociata nella grande battaglia di Stalingrado.

Eugenio Sacco - Oltre il Don” Marlin Editore - Giugno '42 verso Izyum: "Il fronte a 20 km. Si sentono le prime cannonate"
 Il Capitano Ferrari commentava così la situazione: “Accompagnamento, specie di notte, di musica militare eseguita da motori di tutti i generi. Contrabbasso: le bombe dei piloti rossi. E fuochi d’artificio, bellissimi. Pallottole sfreccianti a migliaia. Io che credevo d’annoiarmi! A Stalino (Donetsk) c’era qualcuno che riusciva a captare qualche onda italiana e si aveva qualche volta il nostro bollettino, qui niente. Continua con crescendo la musica russa. Di qui, dal 188°, la si sente bene perché siamo a 500 metri dal Campo d’aviazione e quei signori fanno volentieri le serenate all’Aereodromo.” (Brano tratto da “Oltre il DonMarlin Editore).

Eugenio Sacco - Oltre il Don” Marlin Editore - Appena entrati a Izyum
Nasce da qui, in questa regione, in questi giorni di giugno del 1942 l’inizio della fine; sulla linea che va da Kharkov a Izyum passando per Stalino fino a Voroscilovgrad si delineano i tratti della disfatta con un importante rovesciamento nelle parti, nel giro di pochi mesi: sotto la spinta delle proprie vittorie la Germania nazista insegue le truppe sovietiche, quasi in rotta, oltre la linea del Don fino ad assediare Stalingrado. L’esito della battaglia che ne consegue, protrattasi fino al febbraio del 1943, con la pesante vittoria sovietica sarà determinante per porre le basi della sconfitta dell’Asse.

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